lunedì 18 luglio 2011

Pruriti

«Smetti di grattarti.» chiese Pidoque. Ma Prurin, che si grattava il capo, rispose: «Mi spiace, non posso farne a meno». Pidoque smise di bere il caffè e si alzò dal divano.
«Visto che non vuoi piantarla – disse – vengo io a grattarti.» e si avvicinò a Prurin che si grattava seduto al tavolo. Davanti a lui, in un piatto, stavano due mele tagliate e un uovo fritto.
Pidoque guardò la testa di Prurin che si grattava ma non vide nulla. Era difficile notarlo, Prurin era scuro di capelli e li portava lunghi e disordinati, ma lì dove avrebbe dovuto essere la testa non stava invece nulla. Al suo posto c'era un profondo buio. Pidoque se ne accorse perché era parrucchiere. Guardò meglio e vide che nel buio due paia di piccoli occhi gialli lo guardavano, fissi.
Pidoque rimase turbato e tornò a sedersi. Ma, anche lì, qualcuno gli aveva portato via il caffè.

3 commenti:

  1. Caro Cacopardo...
    sono felice di avere trovato il tuo blog perche' da un bel po' di tempo mi interrogo sulla figura di Rodericus Bartius.
    Mi sai dire se effettivamente e' come penso?
    L'autore non esiste, e' uno pseudonimo di Borges....
    oppure non e' cosi'?
    grazie mille!
    Veronicus Foffus

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  2. Foffus, purtroppo non posso soddisfare la tua curiosità. Anche io, nelle mie ricerche, non ho trovato nessuna informazione, così ho deciso di produrle io stesso. Molto probabilmente la tua supposizione è giusta.

    J.

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  3. Grazie mille, Cacopardo!
    Credo anche io che sia cosi'...
    In ogni caso il tuo Blog e le tue informazioni mi piacciono molto e ti ringrazio!!
    un caro saluto!
    Foffus

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